La 1º rivista digitale nata in Italia sulla tecnica del Carpfishing – 2011-2024
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Gusto Dolce Salato

Gusto Dolce Salato
 
Gusto Dolce SalatoMolti carpisti hanno l’abitudine di aggiungere nei loro mix self prodotti tipo sale o zucchero per modificarne il gusto ( sapore ) alle boilies : ma secondo voi sarà una scelta giusta o sbagliata visto che la carpa non li può trovare in natura?
 
Possiamo affermare che i ciprinidi si alimentano ricercando il cibo grazie alla vista, l’olfatto ed al gusto, anche se solitamente non sono pesci frenetici nella ricerca del cibo e proprio per questo motivo si affidano ai loro sensi.
 
Per conformazione genetica la carpa non possiede lo stomaco ma bensì un lungo intestino nel quale vi transita il cibo ingerito che verrà successivamente digerito tramite un processo enzimatico .
 
 
A differenza di molti altri pesci la carpa e’ un pesce che utilizza zuccheri questo grazie alla presenza di succo pancreatico ed ai numerosi enzimi presenti nella mucosa intestinale e nel fegato che l’aiutano nell’assimilazione dei pochi zuccheri ed in quantità’ rarefatta che trova in natura.
 
Per quanto riguarda l’utilizzo di sale nei mix self da studi scientifici eseguiti non risulta che sia di particolare apprezzamento da parte della carpa anche se credo fermamente che in acque fredde  sia lago o fiume possa creare un alone che distingue i tipi di ph rendendo l’esca più attraente a livello gustativo e quindi ricercata.
 
NUTRIZIONE –  EQUILIBRIO
 
 
Gusto Dolce SalatoSia la filosofia del carpfishing sia quella dell’acquacoltura  svolgono entrambe un’azione di accrescimento tramite un calibrato rapporto di sostanze alimentari..farine, pastonciniecc.. per il carpfishing e micropellet nell’ acquacoltura.
 
Possiamo quindi dire con precisione che per una corretta alimentazione ed accrescimento i parametri sono questi:
 
 
 
 
 
 
30/35 % di proteine
4/6 % di lipidi ( grassi )
5/6 % fibre
8/13 % ceneri
45/55 % di carboidrati ( zuccheri )
 
 
Quando parliamo di zuccheri e’ chiaro che non si parla del classico zucchero che tutti conosciamo ma di composti chimici ( Monosaccaridi e Polisaccaridi ).
 
 
Quando componiamo un mix, cosa non deve mai mancare per rendere equilibrato e ben appetibile alle carpe? Carboidrati, grassi o proteine?
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Solitamente quando si pastura si cerca di dare alle carpe una certa “dipendenza” alle nostre esche per far in modo che cerchino sul fondale ciò di cui hanno bisogno per il loro accrescimento.
 
 
E’ ormai certo che l’equilibrio viene conferito dai giusti dosaggi di farine più o meno ricche di grassi, di proteine e carboidrati, ma la cosa più strana e’ che nei nostri mix da brevi pasturazioni non è’ così importante che l’esca sia equilibrata ma bensì costruita con criterio ma ricca di zuccheri ed attrattivi..cosa che non si potrebbe fare in ottica lunghe pasturazioni per evitare che le carpe abbiano nel tempo problemi di salute.
 
 
E’ come mangiare un cioccolatino nel momento in cui si fa una dita equilibrata..di sicuro non ti fa male se ne prendi uno ma se è così per molto tempo non vi sarà più equilibrio su ciò che si mangia.
 
 
 
Autore Matteo Rossetti -www.carpmagazine.it-

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