Seafood cocktail mix
Oggi vi parlo del Seafood cocktail mix, una miscela già pronta con la quale è possibile riprodurre tra le mura domestiche le recenti boiles HNV presenti a catalogo dell’ azienda Olandese Feedstimulants della quale ho l’onore di essere loro consulente per l’Italia.
Sono diversi anni che utilizzo i loro prodotti davvero eccezionali dal punto di vista della qualità e anche dell’ innovazione. Durante i miei scambi epistolari con il proprietario durante questi diversi anni gli avevo anche io suggerito di creare una linea di esche ready made considerato il fatto di poter avere a disposizioni prodotti davvero superlativi in termine di attrazione e nutritivi. Sicuramente l’idea era già presente nella sua mente ma mi piace pensare che anche i miei suggerimenti siano serviti.
Su questo magazine sono presenti numerosi articoli proprio nella sezione in cui sto scrivendo ora, dove parlo dei numerosi ingredienti e del loro utilizzo. Detto questo, adesso parliamo del Seafood cocktail mix. All’ interno di questa miscela troviamo principalmente il CPSP90 ossia farina di pesce predigerita mediante idrolisi enzimatica che porta la digeribilità di questo ingrediente all’85-90%, contiene un grande spettro amminoacidico in forma libera ed davvero gradita alle carpe.
Anche il Green Lipped Mussel nella versione full fat quindi non degrassata, questa è una forma di estratto di cozze neozelandesi davvero eccezionale e superiore a qualsiasi altra forma presente sul mercato. Farina di gambero e di krill antartico completano il profilo nutritivo attrattivo dell’esca finita.
Il liquid food che andremo ad utilizzare come parte liquida sarà proprio lo stesso da poco in vendita e il cui nome è Liquid food seaffod cocktail, un cibo liquido contenente proteine liquide di alta qualità, aminoacidi in forma libera, liquidi derivanti dalla fermentazione, spezie, stimolatori di appettito e il liquid plancton calanus un cibo liquido superiore al krill idro o al L-zero 30 in termini di digeribilità ed attrazione. Questo liquido è ottenuto dal plancton oceanico ed è ricco di acidi grassi omega 3, aminoacidi in forma libera, vitamine e antiossidanti.
Io ho lavorato 300 grammi di mix al quale ho aggiunto piu o meno 100 ml di liquid food seafood cocktail per realizzare le mie esche e zero acqua poichè non va mai inserita nel mix. Vi consiglio di aggiungere la parte liquida con gli oli essenziali e gli aromi gradatamente al mix e vedere come si comporta la prima volta. L’ acqua non attira altra acqua all’interno del mix ma occorre utilizzare ingredienti igroscopici per far funzionare le nostre boiles come spugne che attirano acqua all’interno e poi veicolano tutte le nostre sostanze fuori da essa scatenando l’alimentazione nella carpa e convincendola ad aspirare i nostri rigs.
Naturalmente ho personalizzato leggermente la ricetta classica dal punto di vista della parte liquida. Ho aggiunto due oli essenziali, un oleoresina e due aromi. Sono un grande sostenitore degli oli essenziali e delle olioresine soprattutto quelli puramanete naturali e non sintetici. I due oli essenziali da me scelti sono il fienogreco che ricorda la spezia del curry(ricco in alcaloidi) e l’assafetida detta anche finocchio fetido di origine Indiana chesa di zolfo e il sapore ricorda l’aglio e la cipolla. L’olioresina da me utilizzata è stata Red hot chili Pepper ottenuta tramite il procedimento della percolazione. Questo procedimento consiste nell’utilizzare un solvente che viene fatto passare attraverso la pianta goccia a goccia al fine di caricarsi di principi attivi e dopo tramite un altro solvente caricato dall’alto viene sparato fuori l’essenza ottenuta. Questa olioresina derivata dai peperoncini permette di stimolare il metabolismo della carpa quindi il suo uso in abbinamento a qualsisi tipologia di mix è consigliata tutto l’anno soprattutto in Inverno.
Tra gli aromi su base glicole ho scelto il Krill flavour con ph 5.9 abbinato ad una maggiore quantità in ml di Sweet almond flavour (mandorla dolce) con ph 3.8 quindi abbastanza tendente all’acido.
Vi ricordo che all’ interno del seafood cocktail mix è presente l’egg compound un sostituto delle classiche uova che dona struttura alla boile e permette cosi di inserire più cibo liquido all’interno del mix.
La boile che risulterà da questo mix è naturalmente HNV ossia ad alto valore nutrizionale, anche se a mio avviso la quantità di proteine medio presente che si attesta sul 45,3% è più alto di quello indicato ad esempio in una ricerca scientifica dove si attesta sul 38%.
Avendo citato una ricerca scientifica devo necessariamente citare anche il riferimento bibliografico, altrimenti come vedo da un pò di tempo fare sui social, ognuno può scrivere qualsiasi tipo di nefandezza e poi aggiungere la dicitura “come ci indica la scienza” per poter conferire veredicità a quello che si è detto o scritto. Quindi il riferimento bibliografico è il seguente “Ogino&Saito 1970” scrivetelo su google e vi verrà fuori la ricerca in questione.
Avendo parlato di oli essenziali ed olioresine mi sembra anche doveroso dirvi quale sia la differenza tra i due. Gli oli essenziali possiamo ragguparli in tre grandi gruppi:
- composti di idrocarburi
- composti ossigenati
- composti misti
Alcuni contengono più alcoli ed esteri e risultano quindi più solubili in acqua, gli oli invece con molti terpeni sono insolubili in acqua e non molto solubili in alcool. A seconda del procedimento utilizzato per ottenere dalle piante questi oli essenziali possiamo avere risultati diversi. I metodi sono generalmente tre:
- Spremitura a freddo
- Distilizzazione a vapore
- Estrazione mediante un solvente
Vi ricordo che gli oli essenziali impiegati da me hanno tutti proprietà antibatteriche e digestive che vengono avvertite dalle carpe come benefici per la loro salute. Il consiglio è quelllo di utilizzare diversi oli essenziali ed olioresine per conferire alle boiles proprietà digestive, antibatteriche ed attrattive.
Le olioresine invece sono prodotte immergendo le spezie in un solvente di solito una combinazione di etanolo e acqua. Una delle fasi finali di lavorazione è quella di rimuovere il solvente a livelli accettabili in modo che restino tutti i componenti di sapore ed odore pungenti disciolti dal solvente.
Non è finita qui, poiche una volta realizzate le nostre esche che personalmente realizzo in forme non sferiche e di grandi dimensioni, aumentando così la superficie idroreattiva dell’esca, le cuocio al vapore per cinque minuti e dopo le vado ad inserire ancora calde in un sacchetto per alimenti con all’interno una serie di stimolatori di appettito. I sacchetti andranno chiusi in modo che le boiles possano indurirsi non potendo attirare umidità e quindi acqua dall’aria. Questa pratica che utilizzo oramai da più di dieci anni e che ho scoperto essere utilizzata anche da altri con mio grande entusiasmo, permette di aumentare l’attrattività dell’esca nell’immediato. Cosa significa questo? significa che avendo creato una boile ad alto valore nutrizionale andremo anche a conferirle una super attrazione anche per le nostre sessioni veloci. Quindi potremo scegliere di applicare questo metodo solo alla boiles che utilizzeremo per le fast session o adatte ai “Carp Hunter itineranti”. Le boiles invece classiche HNV senza essere state trattate con il procedimento descritto prima, saranno più indicate per gli anglers che pescano abitualmente nello stesso spot.
Quali sono questi ingredienti altamente igroscopici, che scatenano l’alimentazione nella carpa e che ci permetteranno di raggiungere questo scopo? Fortunatamente la maggior parte sono tutti presenti a catalogo Feedstimulants e ve ne cito qualcuno: brocacel, GLM full fat, CSL(corn steep liquor), DMTP, Betaina HCL, MSG, Acido Citrico il doppio più attrattivo del classico sale, Milk B+, Lactostim, fruitstim, fishstim, belanchan, Winter e Summer amino compound, stevia, ecc…
Per questa ricetta potete anche utilizzare solamente il Fruitstim, io in passato ho cominciato con il classico robin red stemperandolo con della glicerina liquida e dopo lo applicavo sulle esche appena cotte.
Non devo vendervi niente o convincervi, poichè non essendo proprietario di nessun negozio di carpfishing, i miei suggerimenti non sono finalizzati a farvi acquistare qualche boiles magica o bombetta innovativa. Voglio solamente trasmettervi quello che ho imparato sul campo e studiando diversi testi sull’argomento in 30 anni di pesca alla carpa e perchè no anche di pesca in mare.
Vi ricordo che quando vi parlano di scienza, chiunque sia, chiedetegli sempre i riferimenti bibliografici in modo da poter andare a leggerli anche voi. Inoltre le ricerche scientifiche non prendetele come verità assolute poichè anche li dipende su quali ceppi di carpe ed ambienti sono state effettuate. Insomma cercate di contestualizzare le informazioni che trovate, soprattutto sui social, da presunti “Guru” che vi ricordo esistono solo in India, per farvi un esempio non è verità assoluta che la vista della carpa è il primo dei sensi al quale il carpista deve fare riferimento per scegliere l’esca, poichè se ci dovessimo travare in acqua torbida, la carpa si affiderà molto di più al suo olfatto e subito dopo al gusto per intercettare il nostro innesco.
Secondo esempio, il cibo presente in acqua è prevalentemente proteico, quindi la carpa essendo un animale in continua evoluzione ha imparato anche ad utilizzare le proteine non solo per la sua crescita e riparazione dei tessuti ma anche per fini puramente energetici. Quindi anche se negli anni vi hanno propinato esche a base del trittico semolino-soia-mais anche se nella loro forma precotta, trattasi sempre di carboidrati e quindi non al primo posto nella scala degli alimenti prescelti dalla carpa.
Terzo ed ultimo esempio per non farla troppo lunga, non è completamnete vero che il cibo morbido vi permetterà di catturare le carpe più grandi e smaliziate perchè l’alimento morbido viene assaggiato tra le labbra delle carpe, quello duro invece come proiettili, viene aspirato direttamnete nella gola e quindi nei denti faringei. Sapete a che velocità può arrivare ad aspirare una carpa di fiume di taglia media? Supera sicuramente la velocità del centometrista Bolt!!!
Concludo dicendo che la pesca non è fatta di “si” o “no” assoluti, ma tutto va contestualizzato e soprattutto non seguite quello che fa la massa ma cercate di andare fuori dagli schemi, osare..osare… sempre!!!
Link al video sul canale YouTube Carpmagazine TV iscriviti ed attiva la campanella :Seafood cocktail mix video
**Vi ricordo che da poco è presente una sezione articoli protetti dove è possibile apprendere per chi ha la voglia di leggere naturalmente, nozioni che vi permetteranno di acqusire nuove conoscenze e riflettere su nuove opportunità di creare le vostre esche self made, eccovi il link: “Articoli Protetti”.
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