Eutrofizzazione, pasturazione, scelta dell’esca
A volte non riusciamo a spiegarci come mai in uno spot dove abbiamo sempre catturato le carpe da un certo punto in avanti sembra che sia completamente morto. La mancanza di ossigeno in una zona del fiume può essere causata da diversi fattori, tra cui la proliferazione di alghe e la decomposizione eccessiva dei materiali organici. Inoltre, la mancanza di flusso idrico, come è successo recentemente a causa della riduzione delle precipitazioni, e la sovrasaturazione di nutrienti possono contribuire all’eutrofizzazione, un processo in cui la concentrazione di nutrienti nell’acqua aumenta e causa una crescita eccessiva di piante e alghe. Infatti in caso di siccità, il flusso idrico del fiume può essere ridotto, causando una concentrazione maggiore di sostanze chimiche e rifiuti nell’acqua.
Un altro fattore che contribuisce alla mancanza di ossigeno in una zona del fiume è l’aumento dell’inquinamento. Le sostanze chimiche e i rifiuti industriali possono ridurre la qualità dell’acqua e compromettere la vita delle piante e degli animali che vivono nel fiume. Anche l’ uso eccessivo di pesticidi e fertilizzanti nell’agricoltura può causare l’eutrofizzazione del fiume, aumentando la proliferazione di alghe e causando sempre una mancanza di ossigeno.
Per prevenire la mancanza di ossigeno in una zona del fiume, è importante prendere misure per ridurre l’inquinamento e l’eutrofizzazione. Ad esempio, le industrie possono essere incoraggiate a utilizzare tecnologie più pulite e a ridurre le emissioni di sostanze chimiche nell’acqua. Inoltre, è importante promuovere pratiche agricole sostenibili per ridurre l’uso eccessivo di pesticidi e fertilizzanti.
Anche la gestione delle risorse idriche può aiutare a prevenire la mancanza di ossigeno in una zona del fiume. Ad esempio, la costruzione di dighe e la regolamentazione del flusso idrico possono aiutare a mantenere un flusso adeguato di acqua fresca e a ridurre la concentrazione di sostanze chimiche e rifiuti nell’acqua.
Pasturazione: è una tecnica di pesca che consiste nell’alimentare intenzionalmente il pesce per attirarlo in un’area specifica. Questa tecnica è stata abusata da moltissimi anglers sia nel passato ma ancora tutt’oggi. La maggioranza dei pescatori indottrinata erroneamente da presunti esperti, ha scaricato nei fiumi e nei laghi svariati kilogrammi di boiles pensando che tali ingenti quantitativi di nutrienti potessero contribuire al successo di una sessione di carpfishing con tanto di personal best. Nella mia lunga esperienza sul grande fiume Po posso asserire con certezza che le mie migliori catture sono avvenute in “spot non pasturati”, ma scelti in primis con cognizione di causa, e dove si presentava una singola esca HNV in chiave moderna e non di certo alla Fred Wilton, con un profilo attrattivo superiore alle tante esche presenti in commercio ma altrettanto digeribile ed accompagnata al massimo da un sacchetto in PVA colmo di altrettante boiles spezzettate. Questo ultimo aspetto deve farci riflettere molto al fine di utilizzare la pasturazione in modo responsabile per evitare di sovraccaricare i nostri corsi d’acqua di nutrienti causando problemi ambientali ed allontanando anche i pesci.
La scelta dell’esca: è un fattore cruciale per la pesca delle carpe. Le carpe sono predatori opportunisti e possono essere attirate da una vasta gamma di esche, tuttavia, gli studi scientifici hanno dimostrato che le carpe hanno una preferenza per alcune esche rispetto ad altre. Ad esempio, le carpe sono particolarmente attratte da esche contenenti proteine meglio se predigerite ed aminoacidi in forma libera, quindi le esche a base di questi ingredienti sono spesso le più efficaci. Inoltre, è importante utilizzare esche fresche e di qualità per garantire la massima attrazione per le carpe.
In conclusione, l’eutrofizzazione è un problema ambientale importante che può avere conseguenze negative per la fauna acquatica. La pasturazione è una tecnica di pesca che può essere utilizzata per attirare il pesce in un’area specifica, ma va utilizzata con responsabilità e quindi ricordatevi meglio poche esche ma spesso che grossi quantitativi a base di esche o sfarinati dal basso valore nutrizionale. Infine, la scelta dell’esca giusta è fondamentale per la pesca delle carpe, con le proteine che spesso risultano essere le più efficaci.