Miglior barchino carpfishing
L’unione di passione, rispetto per la natura e brivido della sfida è la motivazione per cui milioni di pescatori si approcciano ogni anno al carpfishing, alla ricerca dei migliori spot per la cattura dei migliori esemplari di carpa. Questo sport è condizionato da moltissimi fattori e ciò ha spinto il mercato delle esche a differenziarsi in maniera notevole, tanto da rendere difficile il destreggiarsi tra i numerosi tipi di aromi, nutrienti, colori e forme, soprattutto per chi è alle prime armi. Così chi inizia a praticare il carpfishing si ritrova a scegliere tra una vasta gamma di prodotti, orientando la propria scelta sulle opzioni più costose, percepite come sinonimo di qualità e quindi di successo garantito oppure a guardare decine e decine di video-tutorial per preparare esche e pasture fai da te, concentrandosi erroneamente per lo più su un unico aspetto del carpfishing, ossia la qualità del cibo per le carpe.
Prestare attenzione solo alle materie prime è tuttavia sbagliato in quanto il carpfishing è fatto anche da una buona dose di strategia, che non è necessariamente sinonimo di inganno ma di apertura mentale nei confronti di un mercato di accessori per la pesca che è in continua evoluzione e a cui molti si affidano per aumentare le probabilità di cattura, spinti sia dalla curiosità di sperimentare nuove tecniche in grado di agevolare la propria attività e sia dalla componente ludica che questi apparecchi tecnologici creano.
Il barchino per carpfishing è una delle numerose innovazioni tecnologiche che oggi stanno rivoluzionando questo ramo della pesca, ma è anche una fra le più discusse perché è stata accolta dagli appassionati di pesca con atteggiamenti molto diversi tra di loro. Da una parte c’è chi sostiene che il barchino per carpfishing sia una delle tante invenzioni superflue che cercano di facilitare la pesca in modo sleale nei confronti del pesce e degli altri pescatori, mentre dall’altra parte sempre più appassionati hanno abbracciato la modernità di questo strumento accogliendolo con molto entusiasmo.
Può tuttavia un accessorio come il barchino per carpfishing essere veramente catalogato come un mezzo d’inganno più di altri attrezzi che hanno lo stesso valore nella pesca, come per esempio l’ecoscandaglio? La verità è che non esiste attrezzatura sbagliata se non quella che è accertato possa fare del male al pesce e non esiste pescatore sleale tranne colui che non tutela le risorse ittiche e i ritmi naturali dell’ecosistema.
Prima di passare in rassegna le principali componenti tecniche che differenziano un barchino per carpfishing dall’altro e che conseguentemente determinano l’appartenenza a diverse fasce di prezzo, bisogna chiarire il ruolo principale che questo attrezzo gioca nella pesca: quello di trasportare e disperdere la pastura nell’acqua, posizionando la lenza in quell’area strategica, in cui si creerà un’affluenza massiccia di carpe. Sul mercato ne esistono di vari modelli, dal barchino per carpfishing di ultima generazione che include componenti come l’ecoscandaglio a quello senza accessori aggiuntivi e quindi di prezzo chiaramente più contenuto, il quale fornisce le funzionalità principali. Ciò che accomuna le diverse tipologie di barchino è l’impiego che questi hanno nella pasturazione, ma anche alcune caratteristiche tecniche come il telecomando a medio-lunghe distanza, la resistenza alle onde, una batteria durevole e una certa robustezza nonostante il peso contenuto.
Per quanto riguarda la compartimentazione del carico trasportato, la capacità di immagazzinamento e la sequenza di rilascio, il barchino per carpfishing presenta diverse opzioni: la quantità di pastura che può essere immagazzinata può raggiungere diversi chilogrammi e può essere suddivisa in più vani che consentono di pasturare in varie direzioni, mentre il suo rilascio può avvenire appena raggiunta l’area di pasturazione oppure in un momento secondario per mezzo di un apposito gancio azionato attraverso il telecomando. Questo strumento inoltre può avere diversi livelli di velocità e si sposta grazie a delle eliche, le quali sono dotate di un sistema di protezione che impedisce l’accumulo di detriti e il danneggiamento delle componenti meccaniche.
Sia le eliche che il motore sono progettati al fine di produrre poco rumore durante il movimento per non spaventare e allontanare i pesci. Tra le varie funzionalità si enumerano anche il GPS in grado di registrate la posizione di pesca e la cui estensione viene integrata nella modalità di autopilota, in virtù della quale il barchino per carpfishing si sposterà in autonomia grazie al percorso memorizzato tra il punto di partenza e il punto di arrivo, garantendo al pescatore un notevole risparmio di tempo. I barchini più avanzati hanno anche un ecoscandaglio integrato in grado di rilevare pesci di diversa misura, offrendo una panoramica del fondale per individuare così gli spot più interessanti; grazie a diversi sensori, alcuni possono anche rilevare alcuni parametri importanti per la sessione di pesca come la temperatura dell’acqua e la pressione atmosferica, che giocano un ruolo fondamentale nel determinare l’attività delle carpe.
Risultano chiari, dunque, i benefici che il barchino per carpfishing apporta a questa tipologia di pesca grazie alle sue numerose caratteristiche che non fanno altro che agevolare e automatizzare la pasturazione con notevoli risparmi di tempo ed energie. Si deve notare infine che questo strumento non rappresenta che un semplice pezzo del puzzle, il cui completamento e successo non può che essere raggiunto solo tramite la giusta combinazione e incastro degli altri pezzi, perché la sfida decisiva rimane quella tra il pescatore e la carpa.
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