Una nottata con i baffi
Sono passati ormai 11 anni da quando ho iniziato a praticare questa splendida disciplina: il carpfishing!
Di anno in anno la tecnica ha avuto un’evoluzione notevole, con prodotti e accessori sempre più adeguati che aiutano noi carpisti a ingannare le nostre amiche baffute!
Oggi vi racconto la mia ultima sessione sul Grande Fiume, prima del lockdown.
A gennaio, terminata la piena, il Po torna finalmente pescabile, non perdo tempo, salgo in barca e con il deeper avvio la mia ricerca alle baffute.
Lo spot individuato ha una profondità che varia dai 2 ai 4 metri, con alcuni gradini davvero molto frequentati dalle carpe: il fondo si presenta abbastanza duro e senza incagli.
Inizia la mia pasturazione basata su boilies di due diametri: 20 e 16 mm, self made, al gusto cozza e spezie.
La temperatura dell’acqua è ancora abbastanza fredda, intorno ai 5-6 gradi, ma non mi scoraggio, anzi mi sento più stimolato!
Per agevolare le carpe ad alimentarsi taglio le boilies a metà e uso, per aumentarne l’attrazione, degli stimolatori liquidi molto densi: uno al robin red, l’altro al gusto verme, che sono entrambi in grado di lasciare una buona impronta sul fondo.
Le prime due uscite non hanno molto successo a causa dei grandi barbi che, trovato il banchetto, lo ripuliscono in poche ore.
Alla terza uscita adotto una tecnica diversa per aumentare l’attrazione dei miei inneschi: aggiungo uno stick mix, composto da boilies macinate a pellet di piccolo diametro su due canne; sulla terza canna utilizzo solo un sacchettino in pva con all’interno dei piccoli pellet a lento scioglimento; prima del calar del sole rinfresco lo spot, pasturando con boilies, sempre self made, dippate.
La notte si presenta diversa, perché i barbi si sono allontanati dallo spot, permettendo alle carpe di potersi alimentare senza essere disturbate. Una notte fantastica: i segnalatori continuano a suonare!
Sebbene abbia dormito solo un paio d’ore, al mattino, anche se provato, sono davvero felice per i risultati ottenuti! I carp sack e le sacche galleggianti sono in acqua con le magnifiche regine del Po: pesci robusti che lottano fino all’ultimo secondo.

Rilasciate le amiche baffute, ricarico la barca e mi dirigo all’auto; durante il ritorno a casa, penso con entusiasmo alla prossima sessione!
Un saluto
Lorenzo Cammerino -www.carpmagazine.it-