La 1º rivista digitale nata in Italia sulla tecnica del Carpfishing
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The pretty one

Con l’inverno che volge al termine, è stato un inizio molto freddo per l’ingresso della Primavera. Ho deciso di effettuare una sessione sul mio lago preferito.

Il lago è di circa 12 ettari ma tende ad aumentare di molto il suo livello un paio di volte l’anno. Ciò influisce sulla pesca poichè dopo le inondazioni spostarsi sul lago può essere molto complicato.

Ho avuto una buona idea di dove sarebbe stato il pesce imparando dalle stagioni precedenti e ho deciso che era l’area che avrei scelto come bersaglio.

Sono arrivato al lago poco prima dell’alba, c’era solo 1 auto nel parcheggio che è sempre un buon segno. Ho afferrato un secchio dalla macchina e mi sono fatto strada verso l’area che mi piaceva e dove avevo avuto già un precedente risultato.

Proprio mentre stavo arrivando alla zona un altro angler stava facendo le valigie. Stava pescando da due notti. Come ogni pescatore chiesi se avesse avuto partenze ma la risposta fu negativa mentre una coppia situata alla sua destra aveva realizzato diverse catture.

Dopo un giro del lago decisi di pescare all’ estremità opposta di dove pensavo di posizionarmi. Ho visto solo un pesce ma è stato sufficiente.

Non ho perso tempo e ho preso la mia attrezzatura dalla macchina e mi sono diretto verso lo spot. La sponda era piuttosto fangosa e fare il giro del lago non é stato facile, ma alla fine ci sono riuscito. Con una leggera pioggia ho deciso di fare una rapida analisi con un marker prima di montare la tenda. Il vento soffiava dalla mia destra e la pressione era 1010.

Una volta montato tutto e messo in ordine tutta l’attrezzatura ho trovato una bella area con fondale duro a destra del marker a circa 70 metri, una canna è stata posizionata al centro a circa 60 metri e la canna di sinistra è stata posizionata in un punto con presenza di ostacoli.

Sulla canna di destra ho deciso di impiegare un rig a presentazione bilanciata mentre su quella di sinistra il mio sempre fedele 360 rig.

Con le canne finalmente in pesca ho cominciato ad osservarmi intorno godendomi il panaroma e rilassandomi.

Scesa la notte la temperatura é crollata vertiginosamente e faceva molto freddo. La mattina le canne erano immobili ma mentre da seduto osservavo l’acqua per scorgere eventuali movimenti di pesce la canna di sinistra è partita e dopo un combattimento di pochi minuti per tenere il pesce lontano dagli ostacoli, ho portato a guadino una bella mirror carp che ha fatto segnare alla bilancia 16lb 4oz non enorme, ma per cominciare andava più che bene.

Nessun altro angler ha fatto catture fino al mattino seguente mentre io ho avuto due ulteriori catture in rapida sequenza che mi hanno confermato le mie ottime scelte.

La mia sessione successiva è andata a The Dell, essere sulle sponde di un lago per me rappresenta una fuga dal trambusto della vita quotidiana e dal lavoro.

Era l’inizio di maggio e volevo catturare a tutti i costi cosa che non sarebbe stata difficile poichè avevo molte informazioni annotate sul mio diario di pesca e quindi trovare gli spot è stato abbastanza facile. Con due canne ed un paio di chili di boilies sufficienti per tenere attiva la zona attorno agli inneschi ho lanciato in acqua anche una dozzina di palle contenenti granaglie di Robertson.

Non ho dovuto aspettare a lungo per la mia prima partenza avvenuta intorno a mezzogiorno, ho così portato a guadino una comune 12 libbre. Più tardi verso sera ho catturato un’altra comune di 10 libbre. Ho così cominciato a pensare che le più grosse non fossero interessate alle mie esche o che non fossero in quella zona.

Il mattino seguente, ero in piedi all’alba, ho tirato su le canne e sono andato a fare una passeggiata dall’altra parte del lago. Mi sono seduto di fronte ad uno spot dove ho pescato nelle stagioni precedenti in questo stesso periodo dell’anno. Non ho dovuto aspettare a lungo per vedere una bella rollata di una carpa dal colore scuro!!

Così sono tornato subito al mio spot ed ho afferrato le borse e le canne che potevo e mi sono fatto strada nell’altra parte fino alla zona dove avrei cominciato una nuova sessione di pesca.

Dopo un paio d’ore, mi ero sistemato nel mio nuovo spot e mi sentivo a casa, devo dire. Ho trovato un punto molto difficile tra l’erba e comunque nel punto dove avevo visto movimento. Non ho perso tempo é ho lanciato subito un rig in quell’area, ed annotato subito il tutto nel mio diario. Ho introdotto alcuni chili di boilies e un paio di palle di particles. Ho trovato aree pulite sia per la canna di mezzo che per quelle di sinistra e ancora una volta è stata applicata la stessa strategia di baiting.

Mi sono seduto di nuovo a guardare l’acqua per eventuali segni di attività ed ho visto un altra mirror carp uscire la testa proprio sopra l’area innescata. Ero eccitato a dir poco, aspettavo solo che la punta della canna si muovesse e che il mio avvisatore suonasse all’impazzata. Passati venti minuti, dopo un’ora non è successo niente, ho iniziato a interrogarmi, il pesce é andato via?, il mio rig è stato presentato bene?, ecc. Ecc. Penso che tutti ci facciamo queste domande ad un certo punto quando siamo in pesca.

Un altro pescatore Steve si presentò più tardi nel pomeriggio e andò a posizionarsi più in giù alla mia sinistra. Abbiamo fatto una chiacchierata e ci siamo augurati buona fortuna. Mi restava una notte e speravo che gli dei mi portassero fortuna facendomi prendere una carpa di taglia. Più tardi, alla sera, un pesce si è mostrato davanti a me, ma non ho potuto vedere dove era precisamente era buio pesto. Sono tornato a letto verso le 22:00 con la speranza di essere svegliato bruscamente dalla partenza di una canna.

Alle 04:45 è esattamente quello che è successo ed é partita la canna di sinistra, sono partito come un razzo dal bivvy per arrivare a ferrare!

Il pesce si è dimostrato subito nervoso e molto combattivo ed ho cominciato a pregare di non slamare.

Dopo circa 5 minuti il ​​pesce giaceva sul fondo del mio guadino, ero così sollevato e felice allo stesso tempo. Una volta nella culla di ricezione avevo finalmente capito di aver catturato, “The Pretty One” !! È un vecchio pesce, che ha fatto fermare l’ago della bilancia sulle 33lb questa volta.

Il pesce è stato posizionato nella sacca di contenimento per permettermi di prendere la macchina fotografica. Proprio in quel momento passò Steve che andava a lavoro e così approfittai per chiedergli se poteva farmi qualche foto.

Con le foto fatte ho rilasciato il pesce così ho preparato per me e Steve una tazza di tè. Abbiamo chiacchierato per circa 10 minuti, quindi Steve è andato al lavoro, io mi sono seduto a guardare l’acqua che sorrideva come un gatto del Cheshire, ed ho realizzato che tutto lo sforzo fatto per spostarmi il giorno prima ne era valsa la pena. L’ equipaggiamento del carpista si sa é sempre molto e spostarsi con tutta l’attrezzatura non é una passeggiata.

Ma come ha detto un grande pescatore, Effort Equals Rewards !!

Nella mia prossima puntata condividerò con voi la mia prossima sessione durante la quale cercherò di fare il record del lago.

Fino ad allora in bocca al lupo a tutti per le vostre future sessioni di pesca, siate sempre positivi!!!

Testo e foto di Scott Grand -supervisione di Donato Corrente -www.carpmagazine.it

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