Correnti e settori dove trovare le carpe in Po
Trovare il cosiddetto hot spot in fiume non è certo una cosa facile soprattutto quando parliamo di fiumi con una grossa portata d’acqua come il grande fiume Po.
Non voglio essere prolisso sull’argomento anche perché gente più brava di me ha scritto di ogni sull’argomento, ma nemmeno essere riduttivo, il mio scopo è quello di trasmettervi quelle che sono le mie osservazioni frutto di tanti anni di pesca sul fiume Po, una specie di vademecum che spero possa aiutarvi a trovare le carpe nelle acque correnti.
Detto questo, i punti sui quali occorrerà focalizzare la nostra attenzione e le azioni che andremo ad intraprendere saranno le seguenti:
Tramite l’app google maps o google earth per Android o iPhone localizziamo la nostra posizione sul fiume in modo da renderci subito conto della conformazione del tratto di fiume dove intendiamo effettuare la nostra sessione(curve, anse, ecc…) e possiamo anche scorrere la mappa a monte o a valle per scoprire quali sono i punti di nostro interesse. Teoricamente subito dopo le curve si presentano spot interessanti poiché la corrente picchiando poco prima crea un area di sicuro interesse per le carpe.
Tramite una canna da pesca ed un piombo prima ed in un secondo momento avvalendosi anche delle ultime tecnologie in termini di ecoscandaglio come ad esempio il (Deeper Pro Plus WiFi) andremo a scoprire: profondità, eventuali scalini, presenza di ostacoli sommersi e conformazione del fondale se duro o morbido. Fatto questo, sceglieremo di presentare i nostri rigs nei tratti con presenza di fondale duro ad una profondità compresa tra i quattro fino anche ai 13 metri a seconda della stagione in corso e dove la corrente è abbastanza sostenuta poiché scavando il fondo porterà alla luce una buona quantità di alimento per il ciprinide. Qui sicuramente non sarà facile esercitare la nostra azione di pesca ma comunque non sarà impossibile se utilizzeremo le giuste attrezzature e gli accorgimenti tecnici adeguati, aspetto che scopriremo nel prossimo appuntamento qui su carpmagazine.it.
Localizzazione di eventuali salti di carpe a vista in determinati orari: questo è un aspetto molto scontato e che viene spesso trascurato e sottovalutato. Occorre però capire che non basterà effettuare la classica passeggiata magari familiare ma sarà necessario osservare il tratto di fiume di nostre interesse in prossimità del sorgere del sole e al tramonto allo scopo di scoprire eventuali rotte seguite dalle carpe.
Osservazione delle sponde del fiume: ripide o quasi a livello dell’acqua. Pescando a carpfishing da sponde ripide l’azione di pesca non sarà per niente facile da esercitare, personalmente posso raccontare che poco tempo fa pescavo proprio in uno spot così e legavo una corda ad un albero per poter raggiungere in sicurezza le canne ogni volta che avveniva una classica partenza di una canna. Di solito il fondale presente in presenza di sponde ripide degrada fin da subito da quattro-cinque metri con un salto d’acqua fino anche a dieci metri ed è possibile anche trovare degli interessanti giri d’acqua dove la corrente rallenta tornando indietro e depositando detriti sul fondale. In presenza di sponde diciamo basse consiglio di lanciare i nostri rigs in pieno canalone con tutti gli accorgimenti tecnici del caso che vedremo prossimamente.
Per ora è tutto, alla prossima anglers!!!
Donato Corrente Team Manager MIVARDI Italia – www.carpmagazine.it-