Finalmente dopo tanti allenamenti con qualsiasi condizione atmosferica al fine di preparare “gare di long distance” riesco a trovare del tempo per poter finalmente scrivere qualcosa, rimasto in letargo da tempo nella mia mente. Questa volta però, a differenza delle altre, tralascerò gli aspetti tecnici del CarpFishing per parlarvi di un qualcosa a mio avviso più importante e che spero risulti essere utile ai molti assidui frequentatori e facenti parte di questo vero e proprio “movimento” di carpisti.
Ho individuato tre figure critiche facenti parte di questo movimento e sicuramente almeno una delle tre o magari tutte quante sono state purtroppo da più conosciute. Non perdiamoci in chiacchiere e scopriamo subito quali sono in modo da poter capire bene i loro aspetti negativi ed eliminarli dal nostro mondo senza però mai provare odio nei loro confronti.
I fenomeni: in questa categoria devo dire che Facebook ha dato un grandissimo contributo alla loro diffusione ed esaltazione poichè sono in molti che ahimè confondono la vita virtuale con quella reale condividendo addirittura foto e momenti speciali della propria famiglia in un luogo virtuale che nasconde mille insidie. Ma chi è il fenomeno? potremmo subito rispondere scrivendo FENOMENO=APPARENTE quindi è quella persona che vuole per forza essere la “prima donna” e per fare ciò cerca di far credere a tutti coloro che non possiedono purtroppo lo spirito critico necessario, che tutto quello che loro fanno o dicono sia da prendere come assoluta verità e da esempio da seguire. La cosa importante per queste persone è qualsiasi forma di successo surrogato che potrebbe essere rappresentato per fare un esempio dall’ essere per forza membro di qualche team, catturare ad ogni costo la carpa più pesante oppure far parte a tutti i costi di un gruppo di carpisti considerati d’elite. Si arriva presto all’ovvia conclusione che questa personalità cade subito nel baratro se non si soddisfano le precedenti situazioni dimostrando di possedere un’autostima di carta pesta e di pensare alla forma tralasciando la sostanza. La loro autostima non deriva dall’essere ma dal fare e quindi dalle azioni, capiamo subito che nel momento in cui le cose per questi tipi non vanno bene cadono subito nello sconforto più assoluto dimostrando di essere dei deboli. Queste persone, se ci fate caso, alla prima occasione puntualizzano di essere i migliori o di possedere un “Master” su qualche argomento che “secondo loro” li autorizza implicitamente a dire qualsiasi tipo di sciocchezza e farle passare anche per autorevoli. Parlano di etica del CarpFishing e poi magari tengono un pesce fuori dall’acqua pur di scattare una “foto perfetta” schiava della “legge dello sponsor” (come leggevo qualche giorno fa da un utente carpista su internet che lamentava la perdita della semplicità nel carpfishing). Il loro aspetto più importante è quello di curare la propria immagine in tutte le sue forme ed il loro obiettivo principale è il plauso degli altri. Ogni anno in occassione del Carp Show e successivamente del CarpItaly questi personaggi nei giorni antecedenti i due eventi postano foto di se stessi con qualche loro nuova o vecchia cattura….chissà perchè!!!! Bene ne ho conosciuti diversi di questi “fenomeni” la cui convinzione, scusate l’espressione un pò colorita, è quella di pensare che “le proprie feci profumino”. Si mettono sempre su un gradino più alto degli altri, cosa sbagliatissima poichè nella vita per dimostrare veramente che si ama quello che si fa occorre mettersi sullo stesso piano di quelli con cui si deve interagire. Spesso diventano anche così subdoli da mettere in giro voci negative per sminuire l’operato degli altri dimostrando di pensare ancora una volta di avere la presunzione di poterla dare a bere a tutti. Questa figura critica del carpfishing italiano a mio avviso dovrebbe cogliere l’aspetto più importante del carpfishing e della vita in generale: la semplicità e il non prendersi mai troppo sul serio. Questa gente nasconde una profonda insicurezza e alla prima “vera” difficoltà che la vita presenterà loro si scioglierà come neve al sole. Ricordate sempre chi si mette sempre in competizione con gli altri sa di non valere nulla e non confondete mail il vostro valore con le prestazioni ottenute, sono due cose molto differenti.
I parassiti: in questa categoria ci sono invece tutte quelle persone che hanno una scarsa volontà nell’impegnarsi per qualcosa, sono i classici individui che cercano sempre e comunque la strada meno tortuosa per raggiungere i propri obbiettivi. Questa gente si comporta proprio come un vero parassita nutrendosi dell’impegno e della conoscenza ottenuta con vero impegno e dedizione da altre persone. Anche per questa categoria negli anni ha avuto il piacere di conoscerne più di uno che, sinceramente parlando, non sarebbe in grado nemmeno di ordinare un panino al “Mc Donalds” senza l’aiuto di qualcuno. Costoro ti stanno vicino solo per assimilare ciò che di buono e utile puoi trasmettere loro, pugnalandoti alla prima occasione quando la situazione lo richiede. Ti ronzano intorno esclusivamente per un loro tornaconto e per raggiungere i loro “miseri traguardi” o perché la posizione che occupi in un determinato momento è da loro ambita ed invidiata. Le persone facenti parte di questa categoria mi fanno veramente pena poichè dimostrano di avere scarsissima volontà ed intelligenza, sono convinti di essere più furbi degli altri. Al contrario dimostrano solo una cosa: “non essere in grado di creare nulla di proprio” riuscendo a mettersi in a loro modo in mostra solo grazie a qualcuno o perchè fanno parte di qualcosa…… A questa gente dico solo una cosa:studiate, studiate e studiate invece di perdere tempo prezioso per entrare subdolamente nelle grazie di qualcuno.
I raccomandati: questa insieme alla categoria dei fenomeni risulta essere la più numerosa soprattutto in questo paese dove la parola meritocrazia ormai non ha più senso e valore. Ho conosciuto anche qui gente che addirittura si vantava o peggio si sentiva autorizzato a dire o fare qualsiasi cosa solo perché amico di “questo” o di “quello” o perché legati da qualche grado di parentela. Come tutti sappiamo questa figura critica del carpfishing è presente anche in altri numerosi contesti, ma ci tengo a sottolineare che la sua presenza in questo movimento è davvero penosa. Come ho sempre affermato sin dalla nascita del mio (Magazine del Carpfishing: www.carpmagazine.it) e che non mi stancherò mai di ripetere soprattutto ai giovanissimi, meglio “brillare di luce propria che di luce riflessa” anche se questo può significare per qualcuno rinunciare a far parte di un Team o apparire sulla copertina di qualche rivista di settore o fare parte di un gruppo di carpisti considerati “guru”. Bene, sappiate, che i guru esistono solo se siamo noi a pensare che esistano, trattasi semplicemente di appassionati come tutti noi e che hanno scelto il carpfishing come hobby che anche se vissuto con tanta passione non deve essere confuso come ho sentito diverse volte come uno sport chè è tutt’altra cosa. Tornando invece a parlare di raccomandati e quindi di raccomandazione posso dire che secondo me occorre distinguere tra parere e vera e propria raccomandazione, nel primo caso non vedo nulla di male poichè posso farmi un parere positivo su di una persona avendo visto quello che magari è in grado di fare e cosi esprimere un parere positivo nei suoi confronti, mentre il secondo caso lo trovo davvero sbagliato ed ingiusto poichè si utilizza la raccomandazione proveniente da una persona che è già influente nell’ambiente di riferimento a priori senza cioè verificare se una persona è idonea a ricoprire un certo incarico o mansione ma la si “manda avanti” solo perchè è un amico, un parente ecc.ecc..
Detto questo, per fortuna ho conosciuto anche tante altre persone positive nel mondo del carpfishing che con la loro semplicità, mi hanno conquistato, per loro c’è spazio nel mio mondo, aimè gli altri sono tutti confinati nel mondo dell’indifferenza più totale. Sono stato sempre convinto che se ognuno di noi si comportasse seguendo il cuore ed il semplice buon senso non ci sarebbe bisogno di nessuna associazione. Scegliete sempre di essere voi stessi e non vivete mai in funzione di ciò che gli altri vi dicono o vi impongono di fare, non accontentatevi delle briciole pur di indossare una certa “t-shirt aziendale”, mettete sempre avanti a tutto l’amicizia e la sincerità, solo così dimostrerete a voi stessi di rispettarvi e di rispettare gli altri. Ricordate il carpfishing e la pesca in generale deve essere vissuta in modo equilibrato e non nevrotico, quindi non avvelenatevi se fate cappotto e non avete nessuna foto da postare su qualche “social network”. Se poi volete vivere dalla pesca sappiate che in Italia chi ci riesce è un vero professionista e forse costoro si contano su una mano sola, agli altri che vorrebbero farlo come secondo lavoro suggerisco di pensare prima a fare bene il primo!!!!
Vi auguro di pescare sempre anche se una sola passione non è sufficiente a mio avviso per poter trascorrere una vita equilibrata.
Donato Corrente -www.carpmagazine.it-