Primavera vulcanica
Era parecchio tempo che non mettevo i miei terminali in acqua avevo passato l’inverno senza pescare causa impegni lavorativi e non avendo più tempo mi era quasi passata la voglia di andare a pesca. A inizio aprile iniziano ad arrivare belle giornate e il caldo inizia a farsi sentire ecco che mi sale la voglia di preparare la mia attrezzatura visto che i miei impegni lavorativi mi lasciano più tempo a disposizione decisi di organizzare una sessione di tre giorni nello splendido lago di Castel Gandolfo, arrivato sul posto guardando lo specchio d’acqua decisi di affrontare un grande trasbordo per raggiungere il bosco per passare i tre giorni in assoluta tranquillità visto il lungo digiuno nella pesca.
Giunto nello spot scelto scarico tutta la mia attrezzatura e inizio a scandagliare molto accuratamente il fondale per cercare di rendere al meglio la mia sessione dopo alcuni minuti trovai subito delle grandi rocce sommerse a circa sei metri di profondità e così decisi di calare la mia prima canna in quello spot. la mia scelta del terminale cade su un classico nodo senza nodo costruito con trecciato camotex soft da 20 Libre amo del 4 e uno Snow Man 20-14 gusto mussel della linea carpfishingestremobaits, così calai la prima canna con una pasturazione esclusivamente a boiles.
Per la seconda canna optai per un fondale molto sabbioso con una profondità di circa 13m e qui la scelta del terminale cade su un D-rig costruito con del fluorocarbon illusion da 25 libbre amo del 2 e una popup fruttata sempre della linea carpfishingestremobaits e così calai la seconda canna con una pasturazione di boilies e Tiger nut.
Era appena passata la prima notte ma non senti neanche un bip ma decisi di lasciare ugualmente i miei inneschi negli spot scelti, verso le 22 della seconda notte ecco che iniziai a sentire qualche salto così pensai che le carpe iniziavano a muoversi verso le 23.30 ecco una lenta partenza sulla canna posizionata a 13 metri mi fece ferrare il primo pesce dopo un gran combattimento dalla barca eccola a guadino una splendida regina di 23.300kg i miei approcci avevano fatto centro non stavo più nella pelle così misi la cattura nel carp sac e andai a ricalare la canna dopo alcune ore della notte si alzo il vento nella mia direzione rientrai in tenda e cominciai a sentire alcuni salti nel sotto riva verso le 6.30 del mattino una furiosa partenza sulla canna a 6 metri mi fece saltare fuori dalla tenda ferrai la canna ma non potei uscire in barca causa un forte vento che alzava delle onde molto alte così dopo una lunghissima battaglia da riva ecco che vidi sgallare un’altra super regina appena guadinata feci i salti di gioia un’altra regina vulcanica di 21kg.
Devo dire che non avrei mai immaginato di fare una sessione simile con due grandi pesci sopra i 20kg soprattutto in un luogo molto esteso e con grande pressione di pesca.
Autore Emanuele Prati –www.carpmagazine.it–