La 1º rivista digitale nata in Italia sulla tecnica del Carpfishing – 2011-2023
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Mon Amur

Mon Amur

Mon AmurOk, siamo tutti definiti “ CARPISTI “ ovvero, cacciatori di carpe. Ma non sempre riusciamo ad imbatterci nelle nostre amiche baffute, ma non perché torniamo a casa con un cappotto, ma perché con la nostra tecnica si può insidiare anche L’AMUR o CARPA ERBIVORA.

Anche quest’ultimo fa parte della famiglia dei ciprinidi come la carpa, ma presenta alcune diversificazioni rispetto alla sua parente. Infatti è privo di barbigli e la bocca è completamente diversa da quella della carpa, non ha lo stesso metodo di alimentazione ( non grufola sul fondale ), la sua principale fonte di cibo sono alghe, canneti o comunque tutte quelle piante acquatiche infestanti.

Per quanto riguarda la tecnica di pesca, non varia di molto da quella che si usa per catturare carpe. L’unica modifica che vi consiglio di apportare ai vostri terminali è quella di renderli pop-up e di tenerli staccati almeno un paio di centimetri da fondo. Questo infatti perche il pesce non andrà ad aspirare come tutte le carpe, ma andrà a “mordere” il nostro innesco e, se quest’ultimo, sarà appoggiato completamente al fondo, o meglio, SE L’AMO è appoggiato completamente sul fondo rischiamo di sentire solamente qualche bip da parte del nostro segnalatore questo perché il pesce non prenderà in bocca l’amo e di conseguenza non rimarrà attaccato trascinando solamente per pochi metri il nostro piombo.

Ok, adesso voi direte… ma io ho preso amur con esche affondanti e/o bilanciate, come mai?

Si!! non capita solamente di prenderli con esche pop-up perché anche a me è capitato di catturare amur con inneschi completamente affondanti. Questo succede perché nella completa frenesia alimentare del pesce, il nostro terminale verrà continuamente mosso ed alzato dal fondo fino che uno di questi lo veda e lo mangi. Oppure presi ancora dalla frenesia andranno a sbattere violentemente il loro muso fino a quando riescono a mangiare il nostro innesco. AmurPerò, come detto precedentemente, quando so di avere un’elevata presenza di amur nel bacino in cui pesco, una canna la dedico completamente alla cattura di essi rendendola appunto completamente pop-up.

Un altro consiglio che vi voglio dare è quello di tenere l’innesco molto vicino all’amo. Questo perché, ancora una volta, il pesce non aspirerà l’innesco ma lo morderà, perciò, se abbiamo l’innesco troppo lontano dal gambo dell’amo rischiamo che si prenda in bocca solamente l’innesco senza il nostro amo rendendo cosi inefficiente il nostro inganno.

 L’esca più conosciuta per la cattura delle erbivore è il mais. Dovrà essere gettato in acqua in grandi quantità perché quando arriveranno in pastura si abbufferanno di tutto ciò che troveranno sul fondale. Anche la classica boiles è amata dai nostri amur, non ci sono gusti particolari, infatti ho catturato questi pesci con qualsiasi gusto, andando dalla frutta al pesce fino alle spezie e chi ne ha più ne metta.

Un’esca che però ha fatto parlare molto per la cattura delle carpe erbivore è L’AGLIO. Viene in nostro grande aiuto innescandolo a spicchi sul nostro capello oppure spezzettarlo e aggiungendolo nel secchio di mais che poi verrà usato per la pasturazione. Potremmo anche ricorrere ad alcune erbe, come può essere l’erba cipollina o l’alloro. Questi verranno aggiungi nella preparazione del mais oppure dopo la cottura, come voi preferite.

def amurUn pesce molto combattente, non di mai per vinto con le sue velocissime ripartenze che nelle prossimità della riva ci faranno tremare le gambe. Un vero e proprio missile dorato al quale bisogna portare tutte le cure possibile, nonostante sia un pesce forte è altrettanto delicato; poco tempo fuori dall’acqua, niente carp-sack e una buona riossigenazione per poi farlo tornare in libertà.

Autore Sam Rossi –www.carpmagazine.it

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