L’importanza nella scelta dello spot
Arriva il week end, decido di chiamare il Wild lake chiedendo se ci fosse una postazione libera per una notte secca. Mi rispondono che c’é la postazione 14 libera, dove non avevo mai pescato, senza esitare confermo, la voglia di pescare era troppa e mi sarei accontentato di qualsiasi postazione.Arrivato sabato mattina,monto il tutto e inizio a uscire in barca per trovare i migliori spot a disposizione. Perlustro tutto il lago e mi accorgo che di fianco alla mia postazione, sotto un salice fiorente caduto in acqua, c’é un movimento strano, grufolate di pesce importante….e avendo poco tempo a disposizione decido di iniziare a pasturare per poi calarci una canna, innescando una boilies self Made affondante del 20 come su tutti i terminali.
Continuo con la perlustrazione e di fronte alla posta, a circa 200 mt di distanza, trovo un altro spot secondo i miei criteri ottimo, dove il fondale presentava un ottima consistenza.Pasturo e poi calo la seconda canna. La terza canna decido di calarla alla sinistra della posta dove c’é un canaletto che congiunge il lago dove pesco, al primo lago, punto di passaggio molto probabile e anche qui pasturo e calo.Finalmente sono in pesca, quindi finisco di sistemare il tutto in tenda e aspetto che mangi qualcosa. Arriva ora di cenare e per il momento nessun segno, ceno e continuo ad aspettare…sicuro di aver trovato degli ottimi spot.
A mezzanotte inoltrata decido di coricarmi sperando in una sveglia notturna, verso le sei del mattino sento il sensore bippare,lento…aspetto un attimo ad uscire dalla tenda,convinto che sia pesce di disturbo…ma il sensore continua a bippare lento, esco di colpo e vedo che la prima canna che ho calato, quella sotto il salice é partita. Ferro deciso, STRIKE! Dopo la ferrata sento la canna fischiare, sembrava di aver agganciato un tonno…partenza furiosa, indomabile.
Capisco che probabilmente ho in canna un pesce importante,continua a prendere filo,fino quando inizio a forzare e lui sembra cedere.Continuo il recupero,ormai é sfinito penso….nemmeno finito di pensare e riparte ancora più forte di prima….inizia a salirmi l’ansia…volevo vedere per forza cosa avevo agganciato…e così fa per quattro volte…nel mentre é già passata mezz’ora circa…fino a quando riesco a vederlo….e mi tremano le gambe, era un Amur impressionante! finalmente lo catturo,e realizzo: sono il primo pescatore che cattura un erbivoro in questi laghi…e che erbivoro! Ancora euforico per la cattura appena compiuta parte la seconda canna, quella di fronte alla postazione, stavolta partenza cattiva! Ferro e inizia un altro combattimento da urlo…fino a quando riesco a portare a guadino una regina da sogno.
Chiamo immediatamente i gestori e comunico loro che ho appena fatto due pesci da urlo e fortunatamente erano giá in strada. Arrivati non credevano ai loro occhi,in 50 anni, tempo che esistono le cave,non era mai uscito un erbivoro. Mi fanno le foto di rito e si complimentano tantissimo.Sessione finita….a volte per far pesci, sono sufficienti poche ore di pesca…l’importante é esserci, nel posto giusto e nel momento giusto.
Autore Andrea Baronio -www.carpmagazine.it-