Semplicemente mais
Ciao ragazzi, in questo breve articolo vi voglio parlare di un’esca naturale molto attrattiva per le carpe ma negli ultimi tempi un pò ”snobbata” dai carpisti moderni: il mais. C’era un vecchietto che pescava sempre in un canale di bonifica vicino a casa mia che diceva sempre cosi:”ricordat che da che mond e mond i gob ia sempar magnà al furmanton!!”, tradotto in italiano dal dialetto ferrarese: ”ricordati che da che mondo e mondo, le carpe hanno sempre mangiato il granoturco!!”.
Da questa ”lezione veloce di ferrarese” si riesce bene a capire che,nonostante al giorno d’oggi ci siano in commercio tante novità riguardo le esche da carpfishing (boiles di ogni genere, gusto e durata, esche finte, esche galleggianti, fluorescenti ecc..), non dobbiamo mai dimenticarci delle esche tradizionali e semplici proprio come il mais.
Infatti dovete sapere che quando questi ”chicchi magici” vengono cotti ed inizia la fermentazione si sviluppa una sostanza biancastra da un odore molto marcato che si chiama lisina, è questo è un potente attrattore per le carpe. Personalmente il mio ”caro amico mais” mi ha salvato tante volte in situazioni di apatia durante le mie sessioni, anche regalandomi catture di peso consistente.
Soprattutto l’amur, la carpa erbivora, è molto attratta dagli inneschi con qualche chicco di mais reso pop up con una spugnetta e grazie ad un buon ”letto di mais” come pastura sul quale poso la mia presentazione di mais galleggiante il sottoriva ha quasi sempre reso al meglio!
Con questo non voglio dire che usando il mais catturerete ”il mostro del lago”, però aiuta davvero tanto, e ricordate, non sottovalutate mai gli insegnamenti dei ”vecchi pescatori di carpe” perchè anche se un pò rudimantali, fanno sempre bene nel bagaglio culturale di un carpista completo.
Autore Elia Cariani -www.carpmagazine.it-