Regina d’Inverno
Ho deciso di scrivere queste righe per poter condividere un’emozione, un mio sogno finalmente diventato realtà.
Tutto comincia con una telefonata fatta al mio socio di pesca: ”Ciao Massi, come va? Notte secca lunedì?”, naturalmente la risposta e stata immediata e positiva!
Decidiamo di trovarci in mattinata pianificare la pescata direttamente sullo spot, per poi sfruttare a pieno le ore notturne. Arrivati a destinazione ci troviamo difronte a uno scenario inaspettato, e non molto favorevole. A causa della neve e dell’abbassamento repentino delle temperature nei giorni precedenti, lo specchio d’acqua si presentava ghiacciato per i primi 20/30 metri. Fortunatamente essendo una pescata flash avevamo deciso di non portare il gommone, ma la mia “fidata” Bic 213.
Montiamo il campo e a mezzogiorno cominciamo a perlustrare in lungo e in largo i vari spot, alternando i nostri segnalini da zone completamente sgombre, a zone con residui di vecchi erbai estivi che rappresentavano dei buoni ostacoli. In un paio d’ore sbrighiamo le “pratiche” siamo pronti a procedere con gli inneschi.
Per questa pescata avevo scelto dei terminali molto leggeri, un D-rig montato su fluorocarbon da 25lb e due Blow-out rig su treccia rivestita da 20lb, presentati con omino di neve 20/20. In queste acque ricche di ostacoli non sarebbero proprio la scelta piu corretta, ma il freddo pungente mi ha fatto optare per qualcosa che insospettisse il meno possibile le nostre potenziali prede.
Per quanto riguarda le boiles, mi sono affidato un mix super testato in più ambienti e climi:
EASY RED FISH della linea MACI BAITS. Una miscela di farine di pesce, abbinate al celeberrimo RobinRed. Un Mix completo dal punto di vista nutritivo, ma che rimane molto digeribile e di facile assimilazione da parte delle pinnute.
L’abbinamento aromatico e ricaduto su uno dei miei aromi preferiti, e a mio parere uno dei più redditizi in acque libere: Squid Octopus, naturalmente sempre della linea Maci Baits.
Preparati i gli inneschi, eravamo carichi e pronti per calare. Avventurandoci verso i nostri marker sentivamo che si stava abbassando la temperatura man mano che il sole scendeva dietro le colline.
La pasturazione, molto contenuta, e stata a base di boiles intere, tagliate e sbriciolate; concentrate in una zona di circa due o tre metri intorno all’innesco, calato con cura all’interno di un sacchettino in PVA che lo facesse depositare delicatamente su fondo.
Finita la cala delle canne erano ormai le 17.30 e il buio aveva avvolto il lago per una gelida e lunga notte. Il freddo era intenso e penetrava nelle ossa, così ci siamo rintanati in tenda a scaldarci col tepore della stufa. Tra una battuta e l’altra era ora di ordinare le pizze, e appena messo giù il telefono uno dei miei Delkim emette un timido “bip” al quale sono seguiti alcuni secondi di silenzio, e poi finalmente Strike! Una partenza al fulmicotone! Saltato giù dalla branda, infilati gli stivali ero già in barca che inseguivo il mio sogno! Un combattimento lungo, gelido e faticoso , ma lo sappiamo tutti che in quei momenti un carpista non ha in mente nient’altro che guadinare il pesce che sta dall’altra parte della lenza! Ad un certo punto però la mia rincorsa si interrompe, ero arrivato ad un punto morto con la lenza a picco sotto la barca bloccata da qualcosa, appoggiata la canna prendo la treccia in mano e provo a forzare con delicatezza e riesco a disincagliare!
Da li a poco la vedo salire verso la superfice, era una regina, una grossissima regina! Qualche ripartenza giusto da farmi sentire un’ultima volta la sua potenza e la infilo nel guadino! Un urlo, “SIIII” riecheggiava nell’aria! Tornato a riva la osservo con Massi e mi rendo conto che è una over, tanto over! Prima di tirarla fuori dall’acqua però abbiamo preparato tutto per pesatura e foto in modo da velocizzare il più possibile queste fasi.
Era finalmente giunto il momento di poterla tenere tra le mie braccia, era possente sana bellissima e mooolto pesante, era lei insomma la Mia Regina D’Inveno!