La 1º rivista digitale nata in Italia sulla tecnica del Carpfishing – 2011-2023
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Termoclino

Termoclino

 

Cosa é il termoclino?…se si va in una qualsiasi enciclopedia si troverá:Termoclino

• termoclino Strato di acqua al di sotto dello strato superficiale (il cui spessore varia con la latitudine fino a 450 m o più nella zona equatoriale) in cui si manifesta un netto gradiente di temperatura dell’acqua, che diminuisce fino a raggiungere i 4 °C o meno dello strato delle acque profonde (al di sotto di 1.500 m).Questo strato di demarcazione è legato al descrescente assorbimento, da parte dell’acqua, delle radiazioni solari al crescere della profondità, pertanto il termoclino è una linea immaginaria che separa la zona di acqua riscaldata dal sole da quella invece fredda che il sole non riesce a raggiungere.
Infatti al di sopra del termoclino lo strato si dice superficiale e la temperatura dell’acqua è maggiore poiché esposta maggiormente ai raggi del sole.

….in poche parole vi é uno strato all’interno di un bacino che separa due masse di acqua con una temperatura differente.

Parlando di pesca é indispensabile spiegare il concetto di termoclino e del ciclo di stratificazione delle acque, considerando le varie e grosse differenze che vi possono essere fra diversi laghi. Durante l’estate si assiste ad una stratificazione delle acque con uno strato superiore (epilimnio) più caldo e più leggero ed uno più in profondità caratterizzato da una temperatura più bassa e da maggiore densità (ipolimnio). La fascia di separazione tra i due strati è proprio il termoclino. Con approssimarsi del inverno l’acqua superficiale tende a raffreddarsi aumentando la propria densità e, dando origine al “turnover”, che favorisce il rimescolamento con gli strati piú bassi e quindi una progressiva scomparsa del termoclino. Con l’inverno la fascia superficiale ha la tendenza allo zero (0°C), sin fino a ghiacciare e si verifica l’inversione termica con un progressivo aumento della temperatura col crescere della profondità per emissione del calore prodotto dal terreno. Con approssimarsi della primavera/estate vi sará un ulteriore turnover perché l’acqua fredda di superficie va a smuovere gli strati sottostanti.
 Intuitivamente questo fenomeno non é riscontrabile in maniera uguale in tutti i bacini, perché variazioni si possono avere in base alla latitudine del lago, alla sua altitudine, ai venti presenti ( un lago con bassa profonditá e battuto da forti venti non avrá, o sará presente con minor impatto il termoclino in quanto influenza del vento favorirá il rimescolamento delle acque) e alle precipitazioni.

Altri aspetti fondamentali che subiscono l’effetto del termoclino é la presenza di microorganismi sia animali che vegetali. I laghi oligotrofici (cioè poveri di sostanze nutritive) possiedono un’elevata concentrazione di Ossigeno disciolto, soprattutto negli strati profondi e freddi. Nei laghi eutrofici ( ricchi sostanze nutritive) invece la colonna di acqua fredda è in genere di pochi metri e i fenomeni di decomposizione organica dei depositi sul fondo da parte di micro organismi consumano l’ossigeno di questi strati che progressivamente diventano anossici. Questo entra a far parte del fenomeno del turnover.
A causa dell’avvento di questo processo i vari strati di acqua mescolandosi producono un generale abbassamento del tasso di ossigeno disciolto, che sarà tanto più importante quanto maggiore è lo strato di acqua fredda presente vicino al fondo e quanto più velocemente avviene il raffreddamento dello strato in superficie che provoca quindi il rimescolamento.Una volta che questo fenomeno si è stabilizzato non esiste più nè termoclino nè stratificazione termica, l’acqua tende ad essere leggermente più fredda in superficie e il suo tasso di ossigenazione raggiungerá la massima concentrazione, tenendo sempre presente che in superficie gli sbalzi di temperatura saranno sempre maggiori che in prossimitá del fondale.

Ora che abbiamo una idea di cosa avviene nelle acqua dei nostri laghi dove andremo ad insidiare le nostre amiche baffute?

…..tenendo conto di quanto detto sopra, sará sempre una buona pratica capire lo specchio d’acqua in base alla stagione, anche se in inverno saremo tentati di andare a stanare i nostri”rivali”nelle profonditá dato che sono meno soggetti ad agenti atmosferici e sbalzi di temperatura, potremmo avere sorprese pescando in prossimitá di raschi e risalite ove temperature siano mitigate dalle presenza del termoclino e dai raggi solari; oppure in estate tenendo conto che a volte in profonditá vi possono essere dei momenti anossici ricercare proprio quello strato di acqua piu superficiale ove il pesce é atto a stazionare.

Autore Enea Tentoni – www.carpmagazine.it –

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