Tra pochi giorni finisce questo splendido 2012, almeno per me, visti i diversi risultati personali ottenuti sia in ambito sportivo che lavorativo, voglio così terminare l’ anno esternando alcune riflessioni frutto di avvenimenti recenti. Questa volta però la cosa è nata per caso, infatti, qualche giorno fà mi sono imbattuto su di un blog ed ho letto questo articolo che vi ripropongo integralmente poichè spiega al meglio quello che avevo voglia di esternare:
fonte: http://salvatorepio.wordpress.com/2011/06/28/esiste-la-riconoscenza-in-questa-terra/
Salve a tutti,
a distanza di tanti giorni, torno a scrivere nel mio blog e lo faccio, questa volta, per affrontare un concetto, presente sì nei vocabolari della lingua italiana, assente, nella stragrande maggioranza dei casi, nella realtà quotidiana… mi riferisco al termine RICONOSCENZA.
Partiamo semplicemente con una brevissima definizione dello stesso: la riconoscenza configura quel sentimento di gratitudine nei confronti di chi ci ha fatto del bene.
Alla semplicità di questa definizione corrisponde una difficoltà nell’applicare e rendere pratico nella quotidianità di tutti i giorni questo naturale concetto. Ma io personalmente, interrogando la mia anima, chiedo ad essa: “è così difficile saper ripagare, senza bisogno di tornaconto, il bene che un altro è in grado di farti?“. La mia ingenuità porta la mia anima a rispondere negativamente, ma poi mi guardo attorno, osservo la quotidianità dei gesti delle persone e mi rendo conto di una cosa: la riconoscenza nella maggior parte dei casi non esiste, ma è il frutto di un’immaginazione quanto mai lontana, quanto mai distante da noi. Ho letto alcuni aforismi relativi al dilemma oggetto del mio blog ed uno in particolare mi è rimasto in mente… la paternità della riconoscenza appartiene all’egoismo, mentre la maternità appartiene all’ingratitudine. Ecco perché la riconoscenza non esiste.
Francesco Guccini, nella sua magnifica Cyrano, dice testuali parole: “dev’esserci, lo sento, in terra o in cielo un posto dove non soffriremo e tutto sarà giusto”… La totale mancanza di riconoscenza, che alla lunga sfocia nell’ingratitudine, potrebbe essere vista anche come una specie di prepotenza, quella prepotenza esercitata da persone che credono, con i loro comportamenti, di essere più forti, di dimostrarsi superiori rispetto a noi… Cyrano combatteva con la forza della poesia, con i giochi di parole questo disprezzo verso i prepotenti ed anche io sento, in questa calda sera di estate, di volerlo fare.
Mi sento di condannare l’ ingratitudine da qualsiasi parte essa arrivi perché è bello donare tutto se stesso, ma al contempo è bello anche ricevere un piccolo gesto, un tenue segnale.
Si può essere ingrati nella vita così tanto? Purtroppo credo di si, ma io non voglio pensare a questa mia supposizione, voglio solamente credere, nella mia ingenuità, che il mondo sia fatto di persone oneste e sincere che siano in grado di apprezzarti ed amarti per quello che puoi dare a loro.
Il prefetto di ferro, Cesare Mori diceva: “L’ingratitudine è un modo come un altro per pagare i debiti, ed è il preferito perché costa meno”.
Con affetto e con amore, una Santa e Buona Notte a tutti voi.
Penso che non ci sia molto da aggiungere tranne che personalmente ho imparato che non bisogna mai aspettarsi nulla dagli altri soprattutto da quelle persone che fino a poco tempo prima ti elogiano quasi rasentando il servilismo e da un momento all’altro buttano giù la maschera rivelando tutta la loro mediocrità, invidia e risentimento. Questo accade quando le persone non sono se stesse e vogliono assomigliare ad un altro magari più bravo di loro, pensando così di ottenere qualche genere di risultato da quest’ ultimo. Non bisogna compiacere tutti per essere accettati, chi si comporta in questo modo dimostra non solo di non avere personalità ma anche scarsissima autostima.
Alcuni di essi divorati dalla loro stessa coscienza sono anche capaci di usare violenza verbale telefonica (per fortuna esiste la Polizia Postale per le relative segnalazioni) pensando così facendo di dimostrare la loro forza (mi viene da sorridere…con le palle uno ci nasce e non si acquisiscono crescendo!!!) invece dimostra proprio la cosa opposta e cioè una grande insicurezza poichè non capiscono neanchè quello che richiedono alle persone e mancano di coerenza. Solo gli stupidi usano la forza fisica o verbale poichè è la via più mediocre e facile da seguire.
Sono davvero felice e soddisfatto di aver creato il CarpMagazine poichè tramite esso ho anche conosciuto persone speciali che mi hanno dimostrato che la riconoscenza per qualcuno invece esiste ed è proprio vero che il mondo è bello perchè è vario. Grazie al CarpMagazine non solo è possibile far nascere nuovi autori dando loro la possibilità di vedere pubblicati i loro articoli ma è anche possibile smascherare tanti pagliacci!!!!
Detto questo vi riporto anche queste parole di Alberto Alberoni e cioè: quando decidete di aiutare qualcuno quando ha bisogno, o di far sì che possa realizzare le sue potenzialità, tenete presente che lo dovete fare solo per ragioni morali, perché lo ritenete giusto, senza aspettarvi nulla in cambio. Se poi l’altro vi ricambierà con la fedeltà e la riconoscenza considerate questo suo comportamento solo il dono di un animo generoso. Io tutto quello che sapevo l’ ho messo in rete, “fatti e non parole” (articoli, video descrittivi, foto catture, recensioni) e continuerò a farlo se ne avrò voglia, adesso metto le mie scarpette es esco a fare i miei 30 km di corsa, la mia prima passione, e come dice il grande ultra-maratoneta Marco Olmo, correre è come volare!
Buona fine e Buon inizio 2013 a tutti, tranne ai mediocri!
Donato Corrente www.carpmagazine.it
P.S. se notate qualche articolo sul CarpMagazine privo di autore e perchè per richiesta dell’ interessato sono stati rimossi i suoi dati sensibili( nome, cognome, indirizzo mail, foto dove si possono chiaramente identificare) in accordo al garante della privacy, ma i contenuti rimangono poichè nessuno ha costretto loro con la forza a scriverli e a mandarli alla redazione(la rimozione totale invece avviene per quelli articoli che non sono stati scritti dal vero autore, come è già successo), anzi sono gli stessi autori con grande euforia tramite le loro mail (che non posso pubblicare per questione di privacy) ad avermi chiesto di pubblicarli. Io non ho nulla da nascondere, quindi vi invito ad essere coerenti e riconoscenti, non cercate stupide ripicche solo perchè adesso non vi fa più comodo il carpmagazine(troppo facile così, troppo superficiale….), anche perchè non otterrete nulla ma vi rovinereste solo le giornate.