La 1º rivista digitale nata in Italia sulla tecnica del Carpfishing – 2011-2024
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La meccanica delle farine

La meccanica delle farine

 

In quest’ articolo voglio spiegare l’importanza della meccanica delle farine.

Di solito chi crea i propri mix da solo si basa sulle proprietà nutrizionali delle farine e ricerca la combinazione più catturante, digeribile e appetitosa, ma per riuscire in questo bisogna conoscere anche la meccanica delle farine.

Le uova e i derivati del latte chiamati proteine strutturali sono utilizzati proprio per sopperire alle scarse conoscenze sulle proprietà delle farine allo scopo di legare ,indurire.

Imparare le caratteristiche di ogni singola farina ci aiuterà nel creare il nostro mix ideale per tutte le stagioni e ci aiuterà ha capire meglio quali farine mettere al fine di creare un’esca molto attrattiva nel corto o lungo periodo di pesca.

Le caratteristiche delle farine sono:

GRANULOMETRIA: un mix con una granulometria grossolana riuscirà meglio a far uscire dalla nostra esca con molta più velocità sia aromi sia dolcificanti sia aminoacidi proprio perché’ la trama è più larga, mentre un mix con farine più fine farà fuoriuscire più lentamente i nostri additivi (aromi,dolcificanti,aminoacidi).

Possiamo riassumere che in base alla granulometria avremo un mix più o meno veloce a entrare in pesca.

Ricordiamo anche però che un mix con farine di granulometria fine sarà meglio digerito dalla nostra amata carpa…. Se volete fare una pescata di una giornata senza pasturazione preventiva sarà meglio creare un mix con granulometria grossolana così da avere un mix più veloce nel rilascio dei nostri additivi…….se invece volete pasturare per più tempo e ‘meglio avere un mix più fine e che rilasci gli additivi più lentamente.

ASSORBIMENTO ACQUA: questo è un altro parametro molto importante perché’ se una tal farina assorbe poca acqua ad esempio, la farina di mais fioretto significa che anche i nostri additivi faranno difficoltà a fuoriuscire. Provate a impastare 100 grammi di mais. Fioretto con un uovo si vedrà che dopo la cottura avremo un’esca con una tessitura molto coesa , molto dura e mantiene bene la struttura.

Una farina invece con un assorbimento dell’acqua molto alta come per esempio il semolino farà fuoriuscire i nostri additivi con più velocità.

Se provate a impastare 100 grammi di semolino con un uovo, vedrete che dopo la cottura, un’esca più gommosa e che mantiene la struttura con più difficoltà proprio perché’ ha un assorbimento dell’acqua più alto del fioretto.

COLLOSITA’: ogni farina ha una sua specifica collosità prendiamo ad esempio la farina di mais fioretto e il semolino.

La farina di mais fioretto ha una collosità media, mentre il semolino ha una collosita’alta.

Non è stato detto molto sulla collosità, ma è molto importante per rendere coeso il nostro impasto.

In aiuto però abbiamo le uova che noi aggiungiamo al mix che oltre ad avere grandi qualità nutrizionali ci aiuta a incollare tutte le farine che inseriremo nel mix.

L’uovo dopo la cottura gela tifica incollando tutte le farine, in fase di asciugatura l’esca perderà l’acqua assorbita in cottura e diventerà un po’ più piccola perché’ gli spazi fra le molecole non sono più occupati dall’acqua.

Lanciata in acqua quando è ormai asciutta grazie al processo di reidratazione comincia a gonfiarsi e rilasciare gli additivi che ci sono all’interno.

Se l’esca è asciugata da un giorno, è più veloce a far fuoriuscire gli additivi mentre un’esca asciutta da una settimana metterà più tempo in acqua a far fuoriuscire i suoi additivi……

Nella tabella qui sotto aggiungerò reazione in un mix, cosa conferisce alle boilie, valore nutrizionale e percentuale media in un mix.

Autore Andrea Tomassini  – andrea.dracx@yahoo.it

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