La 1º rivista digitale nata in Italia sulla tecnica del Carpfishing – 2011-2024
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Il confort del carpista

Il confort del carpista

Il confort del carpistaQuando decidiamo di avvicinarci al carpfishing, all’inizio logicamente pensiamo soprattutto all’attrezzatura fondamentale, ma con il passar del tempo ci accorgiamo che per intraprendere una sessione un po’ piu’ lunga e soprattutto per affrontare la notte ed i vari agenti atmosferici, dobbiamo aver un po’ di accortezza nello scegliere i nostri confort.

Prima di tutto ci dobbiamo fornire di una tenda con sovrattelo che secondo me e’ fondamentale per affrontare tutte le stagioni e dobbiamo prenderne una buona per non trovarci con le stecche piegate o spezzate in caso di vento forte, e per non trovarci a veder filtrare l’acqua piovana dalle cuciture non fatte a dovere o per la scarsa qualita’ dei teli. I picchetti devono essere molto forti e ben spessi per poter affrontare qualunque tipo di terreno e dobbiamo avere il pavimento staccabile, in quanto in certi posti e’ prevista la tenda ma senza pavimento.

Il lettino o branda, deve essere comodo e ben largo, in modo che ci si possa distendere bene e si possa riposare al meglio, vale sempre lo stesso discorso della tenda, cerchiamo sempre la qualita’ per non trovarci con le gambe del lettino o i piedini rotti (io personalmente mi porto anche un guanciale da casa).

Il sacco a pelo deve essere comodo e ben spesso per l’inverno, per l’estate in molti casi puo’ bastare una copertina leggera, o un sacco a pelo molto leggero in cotone.

Tornando alla tenda io personalmente metto sotto un telo aggiuntivo per isolarmi un po’ piu’ dall’umido notturno e dal terreno.

Una tenda d’appoggio per mangiare secondo me e’ essenziale e qui basta prendere anche una normalissima tenda , l’importante e’ che sia alta, o che ci si possa stare in piedi, mi raccomando sempre che si possa chiudere, per evitare che qualche animale vada a finire nel nostro cibo. Un semplice tavolino e semplici seggiole anche con chiusura a tubo, per mangiare vanno benissimo, il nostro seggiolone professionale lasciamocelo davanti alle canne sotto un ombrellone per poterci godere in tutto e per tutto la nostra beneamata partenza.

Se dobbiamo stare fuori pochi giorni basta riporre il nostro cibo in borse frigo o frigo portatili, ma se dobbiamo restare fuori piu’ di tre giorni dobbiamo fornirci di un frigo a gas (specialmente d’estate) o a corrente, che ci permetta di mantenere fresco il cibo e l’acqua, quest’ultima va portata in buona quantita’ all’interno di taniche o di docce da campeggio.

Il fornello da campeggio lo possiamo scegliere secondo le nostre esigenze, io personalmente utilizzo quelli piani con la bomboletta lunga che in caso di non utilizzo si sfila tranquillamente senza perdita di gas.

Poi arriva il pezzo forte, la specialita’ di ogni carpista, il barbecue, e qui e’ importante sottolineare il fatto di portarsi sempre un piccolo barbecue e non lasciare mai fuochi liberi, per la nostra incolumita’ e quella dell’ambiente circostante e di chi ci vive.

Detto tutto questo non dimentichiamoci il motivo principe per cui facciamo tutto questo, le nostre canne in pesca, in quanto stiamo pescando e non facendo solo campeggio.

Autore Massimo Amadori

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