La 1º rivista digitale nata in Italia sulla tecnica del Carpfishing – 2011-2023
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Ancora Self Made

Ancora Self Made

Ancora Self Made

 

Inizio con il dire che il pianeta self-made è molto vasto, per il fatto che ci sono una miriade di farine, idrolizzati, addittivi, aromi, stimolatori d’appettito, complessi aminoacidi, estratti, oli essenziali, dolcificanti, spezie, coloranti, conservanti, minerali, vitamine e probabilmente me ne sarò dimenticato qualcuno,comunque mettere insieme alcuni di questi ingredienti non è così facile, perché ognuno di essi ha delle caratteristiche e proprietà precise, specialmente per un neofita che si avvicina al self-made per la prima volta.

All’inizio dell’esperienza self-made ho cercato di farmi dei mix con molti ingredienti oltre a vari addittivi, stimolatori, ecc., poi con il tempo vedendo che gli altri riuscivano a catturare anche con mix meno complessi dei miei, mi sono deciso di provare con la semplicità, e i risultati sono arrivati ugualmente e con meno spesa,quello che è importante secondo il mio parere,è di cercare (quando in uno spot qualsiasi ci sono delle carpe ma fanno fatica a mangiare i nostri inneschi) di variare gli inneschi sia come dimensioni delle boilies, e come presentazione dell esca usata, che oltre alle boilies può essere il mais o tiger nut.


Detto questo, voglio precisare di non volere insegnare niente a nessuno e pubblicare ricette miracolose (che non c è ne sono) ma volervi dire come vedo il mio self-made, e che nelle mie boilies non metto ne conservanti ne coloranti, il colore dei mix lo danno le farine stesse.
 Nota importante, se potete acquistate sempre gli ingredienti freschi, perché un buon mix a mio parere è già ottimo anche senza aromi, se le farine sono fresche daranno loro già un impronta gustativa.

Inizio con elencarvi le farine che uso maggiormente e le loro proprietà:
Semolino:è la base di tutti i mix ha propietà leganti e basso valore proteico intorno al 10% dunque è molto digeribile.
 Farina di mais:molto simile al semolino come valore proteico ma non è legante piace tantissimo alle carpe.
 Farina di soia: è un ingrediente con valore nutrizionale proteico medio ed è leggermente legante,in essa troviamo anche aminoacidi e vitamine.


Con queste tre farine avrete già creato il vostro mix di base 50/50 in dettaglio le dosi sono per 500 gr di mix per facilitare chi si avvicina per la prima volta al self-made:
150 gr semolino
150 gr farina di mais
150 gr farina di soia
direte voi ma mancano 50 gr,vero io sono solito mettere 50 gr di latte in polvere che ha un alto valore nutrizionale, in quanto contiene aminoacidi, vitamine, lieviti, lecitina, tende a rendere il mix un po’ colloso, ha un sapore dolce e cremoso ed è facilmente digeribile.

Se volete al posto della farina di mais potete mettere il ttx che è ottenuto dalla spremitura del mais con potere slegante e leggermente oleoso con basso valore nutrizionale ma molto gradito alle carpe. 
Iniziate con questo mix a cimentarvi nel self-made che è molto facile da rollare, costa poco e vi potrà darvi delle catture inaspettate, potete usarlo così oppure aggiungere sia del dolcificante liquido e aroma a vostro piacimento riferendosi alle dosi scritte sul flacone, come consiglio per l’aroma da usare state sul classico scopex oppure un fruttato.

In Primavera aggiungo 15 gr di farina di cannella con dolcificante e 5 gocce di olio essenziale di cannella.
 Partendo dal mix base 50/50 arriviamo al birdfood che come dice la parola stessa è un mangime per uccelli, c’ è ne sono di tanti tipi ma per non creare confusione vi elenco quelli che uso io:
 Nectarblend è una miscela di semi di niger, canapa, uova, miele, ed è ricco di vitamine.
 Red Factor è molto simile al nectarblend ma ha più vitamine, contiene biscotti, derivati del latte e la famosa carofilla rossa molto gradita dalle carpe ed è leggermente speziato con peperoncino rosso disidratato e polverizzato.

Robin Red è il principe dei birdfood ovvero quello più usato per la fabbricazione di mix sia classici birdfood che birdfish, contiene anch esso la caropilla rossa, la prapika e il pepe rosso che gli conferisce quel gusto speziato pungente.
 Il mio birdfood è così composto:
350 gr 50/50
150 gr nectarblend
.

Se volete un birdfood speziato al posto dei 150 gr di nectarblend aggiungete 100 gr di red factor e 50 gr di robin red.
 Per la pesca agli amur aggiungere al birdfood speziato 5 gr di aglio in polvere e 5 gr di menta in polvere.
 Parte aromatizzante a vostra scelta con aggiunta di dolcificante sempre nello dosi indicate sul flacone.

Passiamo al birdfish, la farina di pesce che uso io è il fishmeal predigest che anche a bassi dosaggi dà un impronta gustativa molto marcata,è una farina ottenuta dalla lavorazione dei filetti di pesce, ha un ottimo valore proteico circa 70% e pochi grassi, e cosa molto importante è che è molto solubile in acqua e per questo è molto simile agli idrolizzati, poi ce ne sono delle più economiche dalla famosa farina di aringhe 999, molto oleosa ed anche anche la più salata, è slegante e la si usa prevalentemente nei mesi caldi, e la fish meal lt94 che è ricavata dalla lavorazione delle aringhe norvegesi con sistema a freddo mantenendo invariati tutti i principi sia nutritivi che aminoacidi.

Il mio birdfish è così composto:
150 gr nectarblend
100 gr semolino
100 gr ttx
50 gr farina di soia
50 gr fishmeal predigest
 25 gr robin red
 25 gr latte in polvere
.

Parte aromatica con monster crab e dolcificante nelle dosi indicate sul flacone e 10 gocce di olio essenziale black pepper. 
Per ultimo voglio darvi questa ricetta che ho chiamato tiger nut mix speed perché molto veloce ad entrare in pesca.
 Così composta:
150 gr semolino 
125 gr nectarblend
 100 gr ttx
 50 gr farina di soia
 25 gr farina di tiger nut
 25 gr farina di arachide
 25 gr latte in polvere.


Base aromatica chocolate malt e dolcificante nelle dosi indicate sul flacone.

Parliamo adesso delle uova,non ho messo quante ne vanno aggiunte perché di uova c è ne sono di varie grandezze, dunque stà a voi vedere che l impasto risulti alla fine gommoso e non appicicoso.
 Realizzazione impasto:in un recipiente mettere le uova quindi aggiungere il dolcificante e l’aroma, quindi con una forchetta o ancora meglio un frustino sbattere il tutto, fatto questo iniziate ad aggiungere il vostro mix poco alla volta mescolando bene fino ad ottenere, come detto prima, un composto gommoso non appiccicoso, dopo sbatterlo sul ripiano per togliere l’aria e quindi avvolgerlo in un sacchetto di nailon per circa 15 minuti, io uso la classica pellicola per alimenti.

Fatto questo lo infiliamo nell estrusore ed iniziamo a fare i nostri salsicciotti che andremo a rullare del diametro scelto.
 Come cottura preferisco usare il vapore, comunque và bene anche la classica acqua bollente, come tempi stà a voi vedere quale metodo utilizzare, con il vapore ci impiega meno tempo e si ha una minore dispersione di sostanze.

Per l’asciugatura mettete le vostre boilies in una classica cesta da verdura,se non volete costruirvi le retine, lasciatele asciugare in un luogo fresco e ventilato e non a diretto contatto con il sole,per alcuni giorni.
 Per la conservazione il metodo migliore è congelarle,oppure metterle sottovuoto.

Per concludere voglio dire che come vedete anche con poca spesa si possono realizzare ottime boilies self-made per il resto lascio alla vostra fantasia, consigliando di non fondere il cervello cercando ingredienti miracolosi, la semplicità il più delle volte ripaga con belle soddisfazioni.

Autore Andrea Bellelli

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