Sottoriva
La primavera è arrivata e ne sono testimonianza le numerose catture che cominciano ad essere fotografate su molti degli specchi e corsi d’acqua del nostro paese, credo che molti prediligano questo periodo dell’anno perchè le carpe spinte ad immagazzinare energia sia per il lungo”letargo” che per la imminente frega non fanno troppi complimenti ad accettare i nostri banchetti.
Altro aspetto fondamentale è che l’acqua negli strati superficiali o meglio nelle zone di basso fondale si scalda velocemente dando vita a nuovi germogli e cibo naturale rendendo favorevole lo stazionamento di grossi branchi.
Detto questo è facile intuire che un azione di pesca nel sotto riva si può ritenere una scelta efficace per le nostre sessioni.
Quando peschiamo vicino alla sponda ci sono delle regole fondamentali che dobbiamo seguire in quanto il pesce è già in allerta per essersi avvicinato così tanto; dobbiamo montare la tenda possibilmente nascosta dietro cespugli o canneti in modo che alla sera la luce all’interno non si rifletta in acqua e il più lontano possibile per evitare di far percepire la nostra presenza con ogni possibile rumore, il pod verrà posizionato in modo che le punte delle nostre canne siano inclinate verso il basso e non superino la sponda, sarebbe bene munirsi di avvisatori acustici con centralina per tenere a zero il volume degli avvisatori e al minimo quello della centralina, sia per non disturbare gli altri che per spaventare il pesce, niente di quello che circonda il nostro spot deve essere modificato piante,canneti,ecc perchè le carpe ricordano i posti che frequentano e inoltre l’ambiente che ci circonda va rispettato, ma soprattutto regola primaria è l’assoluto silenzio.
Dico questo perchè mi è capitato sovente di trovare ancora molti pescatori che soprattutto la sera sbattono gli sportelli delle macchine, ridono e parlano forte e passeggiano sulla riva con pile da testa accese solo per dare una sbirciatina sullo spot pasturato, quindi non stupiamoci se le carpe mangiano più volentieri dal lunedì al giovedì….
Come accennato prima, gli spot ideali sono alberi spezzati dal vento e caduti in acqua, cespugli di rovi che creano un riparo, piante come i salici che con le loro fronde creano zone d’ ombra, ninfee, insomma tutto quello che può dare cibo naturale o semplicemente un riparo.
Pescare nel sotto riva non richiede particolari sforzi sia nel calare le nostre lenze che per la pasturazione, quest’ultima sarà caratterizzata personalmente soprattutto dalle granaglie (Mais, Grano, Tiger, Acero, Canapa), ma anche pellet e boilies che lanceremo con facilità nelle immediate vicinanze per mezzo di un cucchiaione, avendo l’accortezza di lanciarne un po’ in zone a vista dove potremmo valutare se ci fosse stato o meno il passaggio delle nostre amiche.
Nella preparazione delle granaglie possiamo aggiungere un buon attrattore come il Corn Steep Liquor CCMoore da aggiungere nella quantità di 10 ml kg una volta che queste si sono raffreddate, ricco di nutrienti, il liquore di grano crerà una scia invitante alle quali le carpe non potranno resistere, anche la melassa (Liquid Molasses CCMoore) è un ottima alternativa che possiamo provare.
Il method o gli spod mix sono una buna soluzione, creando grosse palle di pastura che lanceremo in aggiunta alle granaglie in modo che tutte le sostanze nutritive in esse contenute vengano rilasciate gradualmente stimolando il pesce a nutrirsi. Uno spod mix eccezionale è lo Sweet Nut Cloud una cremosa miscela di semi e granaglie tritate, ricco di attrattori che a contatto con l’acqua creano una nube lattea a cui le carpe difficilmente sapranno resistere, in abbinamento possiamo utilizzare il
Milk ‘n’ Nut Crush una miscela di noccioline tritate ed estratti del latte, ottimo il suo uso nei sacchetti in PVA. Per una maggiore attrazione possiamo sempre aggiungere uno dei magnifici attrattori della linea CCMoore creando noi nuovi abbinamenti alternativi ed efficaci.
Per quanto riguarda la quantità è scontato dire che non dobbiamo mai esagerare, ma personalmente dopo aver valutato la pressione di pesca nei giorni precedenti alla mia sessione non andrei oltre il kg per canna, avendo la cura di pasturare solo dopo aver effettuato la cattura.
Per quanto riguarda il tipo di armatura possiamo utilizzare il caro e vecchio nylon in un diametro del 30/ 35 in quanto la sua maggiore elasticità rispetto alla treccia funzionerà da ammortizzatore alle rinomate e furiose partenze a bomba!!!
E’ importante utilizzare uno shock-leader in questi spot ricchi di ostacoli, che può essere sia in trecciato che in fluorocarbon, personalmente la scelta ricade sul secondo per la sua maggiore discrezione,del diametro del 60/70mm, che aggiungo alla lenza madre nella misura di 8-10 metri la dove lo spot è particolarmente ostico,altrimenti applico uno spezzone della lunghezza di 80 cm come leadcore preceduto da un piombino scorrevole da circa 5 grammi che aiuterà a tenere la lenza più attaccata al fondo,tecnica che adopero anche sulla media distanza, oppure l’utilizzo di un backlead aiuterà di gran lunga a nascondere la nostra armatura.
Anche per i terminali possiamo affidarci ad un fluorocarbon soprattutto in posti di forte pressione ma altrimenti un trecciato da 35/45lb farà bene il suo lavoro; come amo possiamo far ricadere la nostra scelta su quelli del tipo a filo grosso come ad esempio un 2XS FOX un modello che utilizzo spesso data la sua enorme robustezza e affidabilità.
In conclusione per una buona riuscita della nostra sessione dopo avere preso ogni cosa dalla macchina per non doverla più aprire, pasturato e calato i nostri terminali tutto con precisione per non dover ripetere l’operazione una seconda volta creando disturbo, parlando con il nostro socio a bassa voce e facendo qualsiasi cosa in punta di piedi cercando di entrare in simbiosi con tutto quello che ci circonda, il vento, le foglie, la natura, i salti e il silenzio….