La 1º rivista digitale nata in Italia sulla tecnica del Carpfishing – 2011-2024
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La Cava in Inverno Parte Prima

La Cava in Inverno Parte Prima

La Cava in Inverno Parte Prima

Le carpe in questo periodo limitano la loro attività alimentare e i loro spostamenti atti alla ricerca di cibo, poichè la temperatura dell’acqua scende drasticamente anche sotto i 4-5 gradi e le nostre amiche preferiscono stare ferme vicine ad ostacoli o anfratti.

Occorre individuare quelle zone della cava maggiormente esposte ai raggi solari e il cui fondale presenta possibilmente qualche ostacolo sommerso, che sicuramente sarà gradito dalla carpa, poichè le offrirà riparo per affrontare piccoli spostamenti alla ricerca di cibo.

Un altro fattore importante è quello di sondare il fondale con la tecnica del plumbing o meglio ancora con  un barchino dotato di ecoscandaglio per mezzo del quale sarà possibile  non solo scegliere lo spot più idoneo, ma anche portare i nostri inneschi con la pastura direttamente sui punti esatti dove si deciderà di pescare.

Riguardo la pasturazione consiglio l’utilizzo di stick mix che cominciano ad agire una volta raggiunto il fondale stimolando la carpa ad alimentarsi. Preferisco impiegare aromi cremosi dolci e i fruttati, inoltre consiglio anche i sacchetti solubili che riempiremo con una miscela stick mix con aggiunta di pellet e qualche bigattino precedentemente dippato in un complesso aminoacidico, visto che in questo periodo l’attività della minutaglia e ridotta.

I terminali non devono essere troppo lunghi, una misura massima di 15cm va bene. Ami non troppo grandi, misura del 4-6 legati con monofluorocarbon o con un monofilo anti ostacoli privato però della sua guina di protezione ad una distanza di 1,5cm dall’occhiello dell’amo per dare più mobilità all’innesco in fase di aspirata da parte della carpa.

Come innesco impiego una boile singola del 10-12 mm e avolte anche più piccole oppure un pellet. A volte utilizzo anche le clips con una decina di bigattini che in questo periodo possono fare la differenza.

Il mix che preferisco ha una granulometria grossolana in modo che anche in acqua fredda possa rilasciare le varie sostanze nutritive ed attrattive, preferisco non inserire ricette poichè ognuno di noi ha il suo pensiero riguardo il SelfMade.

Autore Andrea Bellelli

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