Preparazione Tiger Nuts
Prima di parlare del sistema di cottura delle tiger nut volevo spendere due parole riguardo questo piccolo tubero che è stato già utilizzato agli inizi del Carpfishing sia per pasturare abbinandolo al classico mais, ma anche come innesco visto che alle carpe piace molto. Esiste anche un altra versione di colore nero detta appunto “black tiger nut” che contiene una percentuale di zuccheri superiore rispetto alla versione classica.
Per la sua preparazione prenderemo un recipiente ermetico, va benissimo anche un secchio della pittura lavato con cura, nel quale inseriremo una quantità di tiger pari ai 3/4 della sua capacità ed aggiungeremo acqua fino a coprire il tutto per almeno quattro dita.
Fatto questo, comincerà la fase di fermentazione che terminerà alla vista di piccole bollicine in un tempo stimato di cinque giorni. Dopo il primo giorno andremo a sostituire l’acqua e ripeteremo questa operazione anche per i successivi quattro giorni fino al termine della fermentazione.
Conclusa questa seconda fase possiamo cuocere le nostre chufas (come vengono chiamate in Spagna) immergendo il contenuto in una pentola con acqua in abbondanza e raggiunta l’ebollizione attenderemo quindici minuti dopo di che spegneremo il gas facendo riposare il tutto.
Se deciderete di pasturare con le tiger nut, i più esperti carpisti consigliano di utilizzare solo 1/3 di tiger e 2/3 di mais, inoltre potete anche provare ad inserire il succo delle tiger come additivo nella parte liquida del vostro mix, specialmente se utilizzate la farina di tiger.
Autore Donato Corrente

2 commenti su “Preparazione Tiger Nuts”
io personalmente metto molta più acqua in fase iniziale e la cambio solo una volta, togliendo le tiger che eventualmente vengono a galla perchè vuote o andate a male, poi di solito uso l’acqua di fermentazione per cuocerle aggiungendo 2hg di zucchero per kg di tiger secche più un cucchiaino di sale non iodato, poi il succo lo faccio stabilizzare sottovuoto dentro un bidone ermetico, durano anche 1 mese senza fare muffe o ulteriori fermentazioni dannose, possiamo aggiungere mella prima fase di stoccaggio anche erbe aromatiche, tipo aglio, finocchietto, anice, alloro, rosmarino etc. Di solito le tiger vengono usate così anche da innesco, ma io a quelle faccio un trattamento speciale che i miei amici conoscono bene, si chiama”tigernuts super-sweet” praticamente mescolo 100ml di zucchero d’uva liquido a 1ml di dolcificante potente, aggiungo un cucchiaino di farina di tigernuts, acqua di cottura fermentata delle tiger e un cucchiaio di sciroppo di orzata(praticamente latte di tigernuts). questo “dip” non andrà mai a male per la grande quantità di zuccheri, questo ci permetterò di conservarci dentro le tiger per molto tempo, il tempo per cui devono stare dentro a questa mistura è variabile, da 1-2 giorni se le scortichiamo(come faccio io per innescarle) oppure almeno una settimana se le vogliamo lasciare intere. questo processo lo utilizzo per luoghi dove il fondale è davvero inaffrontabile o dove le carpe sono poco abituate alle tigernuts. la dose da inserire è: in un vasetto da 100g circa 50g di tiger e coprire appena col liquido.
Ciao Marco grazie per aver scritto i tuoi metodi di aromatizzare le tiger, lì trovo interessanti per questo motivo proverò ad utilizzarli. Vedo che anche a te non dispiace condividere le tue esperienze con altri carpisti. Grazie di nuovo dal Big Hunter Carp Team.